giovedì 5 marzo 2015

Guadagnare licenziando con il Jobs Act

Il Presidente Mattarella ha firmato i primi due decreti legislativi del Jobs Act che dovrebbero essere pubblicati oggi in GU ed entrare in vigore venerdì 6 marzo.

Se, come dicono in tanti, la scelta di assumere o licenziare dipende innanzitutto dal mercato e dalle commesse e che nessuno aumenta l'organico perché c'è una nuova legge, è pur vero che qualche imprenditore potrebbe avere la tentazione di effettuare quello che in gergo si chiama il "ricambio del sangue", sostituendo i lavoratori con contratti più onerosi con i nuovi contratti a tutele crescenti. Parliamo della possibilità di avere contributi Inps azzerati per 3 anni ed un taglio del costo del lavoro che può arrivare a superare il 50% in caso di cumulo del bonus previsto dalla legge di Stabilità 2015 con altri incentivi per l'assunzione.

Partiamo con una simulazione.
Azienda con < 15 dipendenti ed un lavoratore assunto oggi e licenziato fra 1 anno:
- Reddito annuo (imponibile fiscale) = euro 25.000
- Reddito mensile = euro 1.923
- Sgravi contributivi annui = euro 7.875
- Benefici taglio IRAP = euro 1.278
 Totale benefici azienda = euro 9.153

- Indennizzo licenziamento (2 mensilità) = euro 3.846
- Ticket licenziamento (Fornero) = euro 490
  Totale aggrazi azienda = euro 4.336
  Beneficio netto azienda = euro 4.817




  
Altre simulazioni dettagliate le trovate a questo link:
http://www.slideshare.net/bancadvice1/simulazioni-jobs-act

NOTA del 7.3.2015

Le nuove regole sui licenziamenti si applicheranno, infine, anche nei casi in cui una piccola impresa supererà i 15 dipendenti nell'unità produttiva (o i 60 su scala nazionale) a seguito di nuove assunzioni. In questo caso, entreranno nell'area del contratto a tutele crescenti non solo i nuovi assunti , ma anche il personale già in forza a tempo indeterminato. Non si applicheranno però gli incentivi contributivi, trattandosi di rapporti che sono già stabili.