Partiamo, come sempre, dall'analisi dei dati del periodo Gennaio 2013 - Settembre 2014
- N° emissioni da parte di PMI = 34
- N° emissioni da parte di "non PMI" = 36
- Controvalore emissioni (in milioni di €) da parte di PMI = 226,0
- Controvalore emissioni (in milioni di €) da parte di "non PMI" = 4.029,0
- Prevalenza di PMI del settore attività finanziarie tra le emittenti minibond
- Prevalenza di "non PMI" del settore manifatturiero tra le emittenti minibond
- Per le PMI la principale finalità di emissione è stata il:
consolidamento posizione competitività (17,0%)
- Per le "non PMI" la principale finalità di emissione è stata il:
rimborso/ristrutturazione debito bancario esistente (29,0%)
- Il rapporto Debiti Finanziari / Capitale Netto, per le PMI era pari al:
115% nel 2007
90% nel 2013
- La probabilità di ingresso in "sofferenza" per le PMI è passata dall'1,3% del 2001 al 2,9% del 2013
- La probabilità di "default" delle PMI fortemente dipendenti dal credito bancario (>50%) è passata dal 2,7% del 2007 al 6,5% del 2013
- Tra il 2007 ed il 2012 sono uscite dal mercato n° 6.389 PMI italiane
- Per i prossimi 6-8 mesi si prevede l'uscita dal mercato di altre 24.000 PMI, a fronte di circa 76.000 PMI che potrebbero raggiungere l'area della sicurezza/solvibilità
- Da un sondaggio effettuato tra diversi investitori istituzionali ( nazionali ed esteri) emerge che i principali ostacoli al decollo in grande stile di un mercato dei minibond, risiedono:
a) nella "ignoranza" finanziaria che contraddistingue l'imprenditore medio italico
b) nella struttura "troppo familiare" dell'azienda
che portano ad una radiografia della piccola impresa italiana di questo tipo:
- bilancio redatto dal commercialista di famiglia
- scarso uso di reportistica, piani industriali, ecc
- assenza di dialogo con i mercati finanziari
- scarsa conoscenza delle lingue straniere (inglese in primis)
Anche voi siete daccordo con questa analisi?
fonte: elaborazioni Bancadvice.it su dati Osservitalia 2014
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